Li omini boni tornano alle origini: l’edizione 2023 in Biblioteca Leonardiana

Li omini boni tornano alle origini: l'edizione 2023 in Biblioteca Leonardiana

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A Vinci, da dieci anni ormai, avvicinandosi il giorno di Sant’Andrea, patrono del popolo di Vinci e  della Festa della Toscana, si torna a parlare degli “omini boni”, secondo il pensiero leonardesco, nell’ambito di un incontro dedicato al mondo della comunicazione e dell’informazione.
È in questo contesto che viene assegnato, oltre al premio per la comunicazione, quello per il cronista toscano, intitolato a Leonardo Berni. Quest’anno, in realtà, c’è un piccolo differimento. L’evento conclusivo infatti si svolgerà sabato 16 dicembre 2023, alla mattina, alle 10.30, nel salone della Biblioteca Leonardiana di Via La Pira.
È un ritorno al luogo di origine della manifestazione, spostata al teatro per accogliere gli ospiti e il numeroso pubblico.

L’Albo d’onore della manifestazione è importante, altrettanto sono stati i temi affrontati nelle varie edizioni. L’attualità spinge, però, ancora una volta a trattare il tema della guerra, di come viene narrata e raccontata dagli odierni mezzi di comunicazione, in particolare dalla televisione.

Se lo scorso anno fu Francesca Mannocchi, con i suoi reportage dall’Ucraina e dalla Somalia, quest’anno ospite dell’evento e premiato sarà Giammarco Sicuro, volto noto della Rai, inviato speciale del Tg2, uno dei pochi giornalisti ad aver vissuto tutti i fronti delle guerre europee in corso: dalla Russia, dove è stato poi evacuato per evitare l’arresto; all’Ucraina, nei territori del Donbass conteso. La sua esperienza la racconta in un recente libro “Grano. Storie e persone da una guerra vicina” (ed. Gemma ), un testo lontano dall’analisi geopolitica che ha lo scopo di raccontare la guerra dal punto di vista di chi la subisce: le persone.
Di recente, è stato inviato sul fronte della guerra israeliana, raccontandola per le testate giornalistiche Rai. Giammarco Sicuro, quarantenne, è originario di Montevarchi (AR), laureato in Scienze Politiche a Firenze. Come giornalista ha mosso i primi passi a Sky Italia e nel 2008 è approdato alla Rai. Dal TgR Toscana è passato alla sezione esteri del Tg2. Nel 2021 ha condotto Uno Mattina Estate su Rai a fianco di Barbara Capponi.

Nella stessa giornata, a parlare ancora di televisione, seppure dalla carta stampata, sarà un altro giornalista toscano, Andrea Fagioli, critico televisivo del quotidiano Avvenire, già direttore del settimanale Toscana Oggi.
Il premio Leonardo Berni per il cronista toscano verrà consegnato a Ylenia Cecchetti, che dalle pagine del quotidiano La Nazione racconta il nostro territorio nei suoi aspetti e problemi.

L’evento è ancora curato dall’Associazione Vinci nel Cuore, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con altre realtà del territorio, dal nuovo festival empolese Corsivo all’esperienza di Orizzonti di Lamporecchio,  anche se – come sottolineano dal comitato organizzatore –  si  “ringrazia soprattutto la commissione tecnica, in particolare Mauro Banchini, Elia Billero, Sara Bessi, Massimo Mancini, che ci sostengono nelle scelte e tutti gli amici che hanno mandato le loro segnalazioni”.
La manifestazione è intitolata a un pensiero leonardesco: “Li omini boni desiderano sapere” dove l’epiteto “boni” sta per saggi. Un concetto ancora attuale che Leonardo riporta più volte nei suoi pensieri laddove la saggezza consisterebbe nel sapere distinguere le cose utili dalle futili. La conoscenza deve indurre anche a formare i “boni” cittadini e i signori del domani. Scrive ancora Leonardo: “Per mantenere il dono principal di natura, cioè libertà, trovo modo da offendere e difendere, in stando assediati da li ambiziosi tiranni; (e prima dirò del sito murale) e ancora perché i popoli possino mantenere i loro boni e giusti signori”.

In una frase, in cui sintetizza il suo pensiero sugli studi militari per la difesa delle città, Leonardo  evidenzia la libertà come un dono naturale (anticipando la teoria dei diritti naturali dell’uomo, sancita anche dalla nostra Costituzione) e il diritto dei popoli a essere guidati da “boni” e giusti signori, riprendendo quell’epiteto toscano a lui caro, “boni”, da intendere come “sapienti”, qualità da conquistare proprio con la conoscenza e l’esperienza. In tale senso, ai nostri giorni, un ruolo importante e strategico lo svolgono i mezzi di comunicazione, per cui la manifestazione vinciana, ormai giunta alla decime edizione, vuole sollecitare e proporre, proprio su tale specifico tema e in tempo di guerra, una riflessione attenta e approfondita.
L’ingresso alla manifestazione è libero, fino a esaurimento dei posti.

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